18 febbraio 2014

Crocefutsal 3G - Sport 1998 6-2


Un Crocefutsal rimaneggiato ha la meglio sulla compagine dello Sport 1998, che comunque non retrocede ma va ai playout avendo una classifica avulsa favorevole rispetto al Seminario Minore. La vittoria dà morale, soprattutto al bomber ritrovato Degli, e lancia il team nella seconda fase con l'ottima media di 8 vittorie nelle ultime 9 partite (maledetti Calciofili!). Ma passiamo alle pagelle:

Anselmi D. voto 5. Appare incerto in un paio di interventi, e subisce prima un gol riguardo il quale fa metà della colpa con la sfortuna, e poi una rete-beffa che speriamo non si ripresenti più nella seconda fase. Riscatta la prestazione parando il rigore procurato da lui stesso, ma poi ripresenta l'ormai purtroppo consueta brutta figura offendendo inutilmente il giocatore avversario nell'occasione del rigore parato. Il cartellino giallo (per fortuna non rosso) vale la squalifica.
A parte gli errori che ci stanno - tutti li fanno - dispiace vedere che in quest'annata il portierone di casa 3G al quale tutti vogliamo un gran bene si comporti in maniera così esageratamente innervosita. Molti si chiedono il perché di tutta questa rabbia, che purtroppo, nonostante le ripetute richieste del team, talvolta pare incontrollabile. Embolo.

Anselmi A., voto 6,5. Matura come il buon vino...è uno spettacolo la sua tenuta fisica, il suo controllo palla, così come il suo temperamento in campo allo stesso tempo agonista ma corretto. La sua doppietta iniziale spiana la strada. Preziosissimo, da tenerselo stretto. Diamante.

Anselmi M., voto 6. Condizionato ancora lievemente dall'incidente casalingo, appare meno devastante del solito. Soprattutto stupiscono quei 2-3 errori nei passaggi, non da lui. La sua intelligenza tattica aiuta comunque la squadra a tenere il risultato, e da buon capitano (vista l'assenza di Rozzarin) ha il carisma di "consigliare caldamente" al fratello di uscire dal campo dopo il cartellino giallo. Pugno di ferro.

Berti, voto 6+. Regola la manovra e dà qualità e tranquillità per il ritorno di un clima sereno e il recupero della lucidità necessaria a chiudere la partita. Scacciapensieri.

Bettella, voto 6. Quantità e qualità da back, la critica rimane sempre la stessa: da dei lanci o passaggi illuminanti, a volte ci si ritrova a vederlo insistere in maniera eccessiva per farla da protagonista. Non lo fa con cattiveria o presunzione, ma probabilmente ha visto troppo spesso Cast Away e ogni tanto tratta il pallone da calcio come se non avesse altri esseri viventi intorno...Wilsoniano.

Degli Agostini, voto 7 (IL MIGLIORE). PAZZO DEGLI!! Torna ad esultare dopo un digiuno lungo mesi, ma non solo. La sintesi migliore per la sua partita è la giocata in difficoltà tra due uomini: doppio dribbling, ripartenza fulminante, impostazione...e rete di Antonio che chiude il match. "Un Degli così metterebbe d'accordo tutti" - si diceva tempo fa...com'è vero. Figl-gol prodigo

Di Vittorio, voto 6+. Partita piuttosto tranquilla per il n°10, che cerca di mettere ordine e di pungere nei momenti di calma piatta. Pronti via sforna l'assist per l'1-0, poi la sua tenuta fisica si fa sentire e allora lascia spazio ai compagni più freschi. Davanti al portiere non sbaglia, e sfiora la doppietta colpendo una traversa in scivolata. Sornione.

Schiavon, voto 6+. Quando c'è da segnare segna, quando c'è da pressare pressa, quando c'è da tornare torna, quando c'è da rallentare rallenta. Fa sempre il suo con qualità e impegno. In occasione del gol il suo tifoso n°1 accoglie la sua esultanza con un....con un niente, visto che è il canestro. Acclamato.

CONTRIBUTI SPECIALI:
Luigino, voto 6. Il Padova arriva da una vittoria e perfino Luigino sembra appagato e convinto della poca importanza che ha questa partita. Ci assiste - come sempre - riportando con precisione la tempistica e fungendo da guardalinee. Sappiamo che si sta caricando per la seconda fase...

Valerio Fiori, voto 10. Ormai si sono persi i conti dei minuti di imbattibilità del portierone mentre militava nel Milan...pare che sia stato imbattuto addirittura per più stagioni di fila. Con un modello così, non si capisce cos'abbia quel minchione di Michele da vantarsi dei suoi miseri 530 minuti di imbattibilità...

Giulia M., voto 8. Si percepisce un "forza David" nei momenti più duri del portiere. Non soprende l'animo nobile e la voglia di incitare e sostenere la squadra, ma....ha imparato un NOME!! (ovviamente escluso Barbu, che lo chiama spesso anche in sogno ripensando ai momenti piccanti vissuti sulla panchina del seminario minore)

1 commento:

  1. C'è poco da fare
    Zuliani non ha tanta classe negli appellativi come il maestro Ziliani
    c'è da lavorare, grande Paolone

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