In attesa di conoscere il calendario per la seconda fase del campionato, la compagine fiorita onora l'impegno di coppa sconfiggendo la Fossanina, avversaria in passato temibile e candidata al titolo, oggi più modesta ma ordinata. La partita propone numerose occasioni da gol, nessuna delle quali finalizzata come di dovere. Il gol vittoria arriva su un tiro apparentemente innocuo, rivelatosi però letale. Passiamo alle pagelle.
Anselmi A. voto 6.5: quando c'è lui in campo "sembriamo tutti più forti" (cit. Degli Agostini). La sua presenza, effettivamente, si nota: non molla mai il pallone e lo tratta come se fosse il suo migliore amico.... fino al momento della conclusione! Non riesce mai ad avere il varco giusto per concludere e quando cerca di crearselo incespica nel finale. Partita comunque di sostanza, facendo un ottimo lavoro in molti ruoli. Amuleto
Anselmi D. voto 6: di fatto è il sesto spettatore non pagante della "Crocefutsal arena" che però infila i guantoni e salva tutto in prossimità del fine gara. Si fa trovare pronto nel momento del bisogno come i grandi portieri e lui lo è sicuramente...grande intendo. Concentrato
Anselmi M. voto 6: la capacità di giocare in ogni posizione, si sa, è la sua più grande qualità, oltre al tiro esplosivo che però ieri sera non abbiamo avuto il piacere di apprezzare. Partita di sacrificio la sua, senza sbavature. In fase offensiva propone qualche triangolazione interessante e si applica spesso cercando di aprirsi una varco verso la porta, creando come al solito pericolo. Manca il timbro sul tabellino, stranamente. Duttile
Berti E. voto 6: il senex del gruppo sfoggia una prestazione di esperienza. Abile regista della fase difensiva, si diverte in un paio di scorribande offensive condite da conclusioni interessanti. Per il resto, ordinaria amministrazione. Ringiovanito
Bettella voto 6+: genio e sregolatezza. Dopo un primo tempo da urlo, passato a sfornare assist deliziosi da appoggiare in rete, si diverte in quella pratica che pensavamo di aver eliminato con l'assenza di Faga: il dribbling da ultimo uomo. I compagni trattengono il respiro, a David si ingrigisce la barba, ma Bettella zittisce tutti uscendo quasi sempre elegantemente dal pericolo. Ecco, quasi.... Emozionante
Degli Agostini voto 5.5: nonostante il titolo di MVP della scorsa partita, lascia il killer instinct a casa e si dimentica come segnare. Incapace di scartare deliziosi cioccolatini donatigli dai compagni, tiene la partita aperta sino alla fine. Era pronto a scaldare il finale di gara con una reazione alla Pellè, espressione del totale rammarico, se non fosse stato per il clamoroso colpo di scena finale. Goffo
Di Vittorio voto 6+: pronto a sfoggiare i nuovi ferri del mestiere, in tinta con la prima divisa, resta deluso quando scopre di dover indossare la seconda, ma ciò non lo frena minimamente in campo. I suoi movimenti sono puntuali, gli spunti interessanti e i tiri pericolosi. Coglie una traversa con una zuccata degna del miglior Riganò e si applica anche in fase di non possesso. Arzillo
Faggin voto 6.5 (il migliore): armatosi di zappa, verso la metà della seconda frazione punisce gli avversari, siglando il più classico dei "goldemmerda". Voci di corridoio diffondono la notizia di un pagamento in contanti avvenuto a fine partita per il copyright al signor Di Vittorio, orgoglioso detentore dello scettro del primato nella suddetta disciplina. Senza troppi fronzoli, e in maniera ben poco spettacolare, attira gli occhi su di sè, rivelandosi decisivo. Asso di coppe
Rozzarin voto 6: vedendo che la squadra non riesce a cacciarla dentro prova lui ad inizio secondo tempo a crearsi lo spazio per il tiro, visionando la situazione come al solito dalle retrovie. Ormai sconsolato e concentrato verso i calci di rigore, tira un sospiro di sollievo alla rete del vantaggio, anche se gli sale un embolo nei minuti finali sbraitando contro la squadra frettolosa e incapace di gestire il vantaggio. Ansiogeno
Schiavon voto 6: il bomber di casa inserisce la modalità "Luca Toni" e si diletta in numerose sportellate con i difensori avversari, riuscendo a mantenere la squadra alta e proiettata offensivamente. Già dall'inizio della partita si intuiscono le sue intenzioni belliche dalla maglietta indossata sotto la divisa. Avrebbe gradito mostrarla in stile Apache dopo un gol, ma per lui solo botte ieri sera. Bad Boy
come sempre tanta roba.... bravi giornalisti
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